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Per nulla attrattivo il programma delle festività natalizie

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Piglio, Neanche un’iniziativa per i 50 anni del Vino Cesanese

“Con un’attesa così lunga ci si aspettava un programma più ricco in termini di contenuto e d’iniziative, ma d’altronde come per quella estiva, anche la rassegna natalizia organizzata dal Comune di Piglio risulta deludente e priva di eventi: Piglio continua a rimanere indietro, in termini di attrattività turistica, artistica e culturale, rispetto ai comuni limitrofi”. Così esternano i commercianti pigliesi all’indomani della pubblicazione del programma degli eventi natalizi, reso noto solo nella giornata di ieri, sempre solo via social senza alcun manifesto o volantino, come da prassi per l’Amministrazione del Sindaco Felli dove la comunicazione istituzionale è solo un optional.  Il Comune di Piglio, coinvolgendo tutti gli Assessorati in primis quello al Turismo,  svolge una rilevante funzione di promozione e sostegno del comparto turistico del territorio , avendo assunto su di sé il ruolo di organizzatore, promotore di eventi e manifestazioni turistiche che si svolgono durante tutto l’anno, comprese quelle natalizie, non avendo mai voluto alimentare la crescita di una locale Pro-Loco. “Bastava semplicemente subito dopo la Sagra dell’Uva –continuano i commercianti-  iniziare ad organizzare le idee e raccogliere i consigli, coinvolgendo i vari protagonisti locali: commercianti, associazioni, artisti, produttori di vino, bambini ect., per dar vita ad un programma di tutto rispetto che potesse creare attrattività turistica, ma nulla ancora, una volta un flop totale”. Non è passata inosservata anche in quest’occasione l’assenza totale della “Strada del Vino Cesanese”, che come per il resto dell’anno, non riesce o non vuole mai contribuire alla promozione del territorio pigliese con iniziative e manifestazioni legate al prodotto principe di questo terra “il Vino Cesanese del Piglio”. Ad ottobre una giovane produttrice locale, si scagliò contro un articolo pubblicato da questo giornale dal titolo “Niente auguri al Cesanese del Piglio”  https://www.ilgiornaledellazio.it/2023/09/28/niente-auguri-al-cesanese-del-piglio/ . Da attenti osservatori, si fece notare come sia il Comune di Piglio e soprattutto la Strada del Cesanese, non avessero organizzato un convegno durante tutto l’anno (ed occasione buona poteva essere la Sagra dell’Uva) , per festeggiare i 50 anni dalla nascita del Vino Cesanese del Piglio, dal riconoscimento della DOC (Denominazione di Origine Controllata) avvenuta  con DPR 29.05.1973 G.U. 216 il  22 agosto 1973; che ufficialmente sanciva la nascita di questa eccellenza nel grande mondo dei vini. La giovane produttrice disse che sparlavamo nel sollevare quell’osservazione, e che piuttosto dovevamo fare proposte, così scrisse in relazione all’articolo: “… Parole semplicemente per scriverne male, pur non avendo mai avanzato una proposta….”. Sicuramente ricordare un evento storico importante per il territorio pigliese, sottolineando che chi era deputato a doverlo ricordare non l’ha fatto, per lei voleva dire sparlare, ma è semplicemente la realtà dei fatti. Chi meglio della Strada del Vino Cesanese che ha sede a Piglio logicamente in sinergia con il Comune di Piglio, poteva  organizzarlo!?!?  L’articolo oltre ad essere un’osservazione critica era anche una proposta, considerando che ad ottobre durante la Sagra dell’Uva non era stato organizzato, poteva essere un evento natalizio, da mettere in programma. Evidentemente neanche le proposte  sono gradite alla Strada del Cesanese, che in linea con il Comune di Piglio “è una strada non solo a senso unico, ma anche chiusa”, senza alcuna prospettiva. Un’altra occasione persa di promozione del territorio.