Home ROMA,RIETI,FROSINONE,LATINA,VITERBO Politica delle Aree Interne e Ridimensionamento scolastico

Politica delle Aree Interne e Ridimensionamento scolastico

5
0
Ponte sulla Turanense e il Borgo di Castel di Tora

Associazione ValTurano Terra Nostra                                                                                   Via Umberto I n. 51                                                                                                                       02020 CASTEL DI TORA (Ri) 

Al Presidente della Regione Lazio on. Francesco Rocca                                                                        

All’Assessore Regionale alla Scuola on. Giuseppe Schiboni           

All’ Assessore Regionale al Personale, Polizia locale, Enti locali, on. Luisa Regimenti                          

All’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici    on. Manuela Rinaldi                     

Ai Consiglieri Regionali Michele Nicolai e Eleonora Berni

Al Presidente della Provincia di Rieti prof. Roberta Cuneo                             

Ai sigg. Presidenti delle Comunità Montane del Reatino

Al sig. Commissario Riserva Navegna Cervia

Ai sigg. Sindaci della Valle del Turano

Ai sindacati CGIL Scuola, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Scuola, UGL Scuola 

Alla CNA Rieti

OGGETTO: Politica delle Aree Interne e Ridimensionamento scolastico.

“Facendo seguito alla propria nota del 14.12.23 avente il medesimo oggetto, la scrivente Associazione ValTurano Terra Nostra esprime ancora la propria preoccupazione per le notizie pubblicate nei giorni scorsi sulla stampa locale circa la probabile riduzione delle istituzioni scolastiche della Regione, di cui ben tre riguardanti la provincia di Rieti.

Tale tentativo di ridimensionamento è ovviamente il frutto di una diminuzione del numero degli alunni che purtroppo si verifica già da qualche anno e che dipende essenzialmente da due fattori convergenti: la diminuzione della natalità, cosa che avviene in tutto il territorio nazionale, e lo spopolamento dei territori marginali.

            E a quest’ultimo riguardo la scrivente non può non rilevare come questi territori appartengano alle c.d. “aree interne” intese come quella parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla significativa distanza dai centri di offerta di servizi essenziali e per le quali da tempo si stanno sviluppando a livello nazionale e regionale sia un interesse particolare finalizzato alla salvaguardia delle stesse sia consequenziali dibattiti e confronti tra le varie realtà istituzionali e sociali; circostanze – queste – dalle quali sta emergendo la necessità di intervenire concretamente con provvedimenti atti a favore il ripopolamento di questi territori anche mediante il mantenimento (se non addirittura l’allargamento) dei servizi pubblici esistenti e l’adozione di incentivi per lo spostamento di cittadini magari residenti in realtà caotiche come quelle delle periferie delle grandi città.

La proposta di riduzione dei servizi scolastici avanzata dalla Regione sulla scia delle indicazioni nazionali va quindi contro lo spirito di questa nuova strategia che deve essere assolutamente fermata sia perché provocherebbe un ulteriore spopolamento di questi territori interni sia perché comprometterebbe il realizzarsi di queste nuove, positive tendenze che ci si augura vengano invece attuate al più presto.

Ed è con questo spirito che si invitano tutti i destinatari della presente nota a contrastare questo tentativo di riduzione dei servizi scolastici e a lavorare per la concreta realizzazione degli obiettivi previsti per le “aree interne” mediante interventi atti non solo a mantenere le popolazioni in loco ma anche a richiamarne altre.

E a tal proposito, ricordando che sono ben quattro le “Aree interne” regionali del Lazio interessate (Alta Tuscia, Monti reatini, Monti Simbruini, Valle di Comino), la scrivente chiede ai destinatari della presente di avviare una serie di azioni tendenti a favorire il ripopolamento di questi territori che passino attraverso atti concreti quali: il mantenimento dei servizi pubblici essenziali, il miglioramento dei trasporti pubblici, l’apertura/riapertura di negozi o bar di prossimità che qui svolgono una funzione sociale importante mediante detassazioni, decontribuzioni, agevolazioni varie nonché il ripopolamento di queste zone con contributi affitti o interventi similari.  

E qui non sarebbe neanche male procedere con progetti specifici, ad esempio ristrutturazioni di immobili da adibire a ricettività e/o da mettere a disposizione di genitori separati con problemi economici ovvero con la valorizzazione del territorio attraverso progetti di sviluppo di castanicoltura o altro.

Così come sarebbe utile mettere a disposizione per i servizi al cittadino i contributi tipo PNNR o simili anziché utilizzarli in azioni poco utili per questi scopi.

Solo così sarà infatti possibile invertire questa tendenza e ridare un futuro a tutte queste zone che – per quello che ci riguarda direttamente – ricomprendono quasi tutta la provincia di Rieti.  

Ciò detto, si reputa opportuno richiedere alle Autorità regionali in indirizzo l’indizione di un apposito convegno in cui sviluppare, discutere, confrontare le proposte che sull’argomento “aree interne” sono già sul tappeto e che potranno essere arricchite concretamente dai Sindaci o dalle Associazioni territoriali in tale contesto.

Rimanendo in attesa di cortesi notizie in merito, si invia un cordiale saluto a tutti i destinatari della presente