I Carabinieri del Comando Compagnia di Portoferraio sono costantemente impegnati oltre che alla prevenzione e repressione dei reati in genere, anche nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Ed è proprio all’interno di questa cornice che, nei giorni scorsi, subito dopo i festeggiamenti di Capodanno sono intervenuti per approfondire una vicenda tanto singolare quanto attuale in questa epoca.
In particolare, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, addetti a svolgere le indagini di polizia giudiziaria nella giurisdizione elbana, senza trascurare ciò che quotidianamente viene pubblicato nell’ormai sconfinata platea delle piattaforme digitali dei diversi social media, ove ognuno propina e divulga le proprie vicende, i trascorsi e ahimè anche le bravate, sono riusciti a risalire e denunciare a piede libero i due autori, ritenuti responsabili di un gesto che oltre ad integrare fattispecie penalmente rilevante è di per sé poco edificante sotto il profilo educativo atteso che è accaduto in presenza di minori.
Infatti, grazie all’attento monitoraggio dei social-media operato dai carabinieri dell’Arma dell’Isola d’Elba in atto poco dopo la mezzanotte del nuovo anno, sono state avviate le indagini.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Portoferraio si sono infatti imbattuti in un video pubblicato su Instagram in cui è ripreso un soggetto, nei pressi di un noto locale della zona con una pistola in pugno, che dopo il rintocco della mezzanotte è intento a festeggiare il nuovo anno esplodendo un colpo in aria alla presenza di altre persone e soprattutto anche di un minore.
I militari, hanno lavorato in profondità sul video e condotto un’analisi attenta dei particolari che gli ha permesso di risalire e identificare la persona con l’arma in pugno. Hanno altresì accertato da subito che, quanto meno, l’arma fosse una perfetta replica di quella vera, ma che tuttavia era stata dolosamente privata del tappo rosso previsto dalla normativa sulle armi.
Talché, dovendo fare chiarezza sull’intera dinamica, nonché procedere per quanto suscettibile di rilevo penale, la scorsa mattina si sono recati direttamente presso il domicilio dell’uomo che aveva postato sul proprio profilo Instagram il breve filmato contenete la “bravata” peraltro in esso pubblicizzata con la frase “Buon anno e non mi fate incazzà” ad esaltare l’insano gesto arma in pugno.
L’attività di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri è stata completata con l’esecuzione di una perquisizione domiciliare di iniziativa per la ricerca di armi il cui esito, positivo, ha consentito di rinvenire la pistola. L’arma è stata trovata a casa nella disponibilità di un amico del protagonista del video pubblicato. Dalla ricostruzione della dinamica è emerso che costui l’avrebbe portata con sé la sera alla festa di capodanno e prestata al suo amico immortalato nel video; fortunatamente si è trattato solo di una riproduzione cd. “scacciacani” con munizionamento a salve ma privata del previsto tappo rosso, quindi perfettamente identica al modello reale.
La pistola è stata posta sotto sequestro, mentre i due amici: proprietario e protagonista del video, due uomini, di 28 e 40 anni, entrambi italiani, sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri all’Autorità Giudiziaria di Livorno per i reati di esplosione e accensione pericolosa in luogo pubblico (art. 703 c.p.) e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere (art. 4 Legge n. 110 del 18 aprile 1975), con pene previste dalla legge che potrebbero comportare l’arresto fino a 3 anni e un’ammenda fino a 20 mila euro.
Anche secondo giurisprudenza recente al riguardo, il porto senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione, di strumenti in metallo riproducenti armi (pistole giocattolo), ovvero strumenti di segnalazione acustica che esplodono cartucce a salve (pistole scacciacani) sprovvisti di tappo rosso occlusivo della canna, integra reato.