Piglio, Non c’è tempo per realizzare i 96 loculi deliberati ad ottobre
Come è noto, la durata delle concessioni per i loculi (o dell’assegnazione della sepoltura in terra) viene stabilita, come di consueto, dai regolamenti di polizia mortuaria comunali e, alla loro scadenza, l’avente titolo ha l’obbligo di liberare il loculo. I resti mortali possono essere o collocati nelle cassettine “nell’ossario”, o gli eredi previo pagamento stabilito dal Comune rinnovare la concessione del loculo. Nel civico cimitero di Piglio, sono anni che emerge una situazione di carenza, problematica più volte sollevata al Sindaco Mario Felli, anche attraverso interrogazioni, ed al consigliere delegato Claudio Alessandri, invitandoli ad attuare la scadenza delle concessioni cimiteriali che per il Comune di Piglio sono fissate a 45 anni. A stabilire ciò è il D.P.R. 21.10.1975 n. 803 in vigore dal 10 febbraio 1976 nel quale si afferma che le concessioni dei loculi successive al 10 febbraio 1976 , hanno validità inferiore a 50 anni (arco di tempo che ogni Comune stabilisce autonomamente, per il Comune di Piglio sono 45 anni!!), rinnovabili previo pagamento di un canone che normalmente viene fissato ad un terzo del costo del loculo nel momento del rinnovo. Dunque i loculi occupati nel cimitero di Piglio fino al 2021-22-23 possono essere rimossi, e riutilizzati. Nel Comune di Piglio dove avvengono le cose più strane che non si verificano in nessun Comune, dovute all’improvvisazione ed all’assenza di una programmazione concreta, elementi che caratterizzano l’operatività dell’Amministrazione Comunale di Piglio del Sindaco Mario Felli., viene emessa lo scorso 15 gennaio l’ordinanza sindacale n.2 dal tema “Estumazioni salme nel civico cimitero” Prot. n. 440 del 15/01/2024. In questa il Sindaco Mario Felli riconoscendo la necessità della disponibilità di nuovi loculi e l’emergenza per cui non c’è tempo per realizzarne di nuovi, stabilisce che il prossimo 2 aprile fino a loro conclusione, a partire dalle ore 8,30 sino alle ore 15,30 inizierà la liberazione sia dei loculi che delle salme a terra, entrambe comprese nel periodo che va dal 1915 al 1961, quelle che per legge hanno il carattere di perpetuità. Il Sindaco attua questa decisione in base all’art 92 del D.P.R. 285/1990, che per i loculi e salme perpetue ne prevede la revocabilità esclusivamente quando siano trascorsi 50 anni dall’ultima tumulazione e si determini una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del Comune e sempre che non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di un nuovo cimitero. Eppure lo scorso 5 ottobre del 2023 con una delibera di Giunta si annunciava la costruzione di 96 nuovi loculi, c’è davvero molto confusione all’interno di quest’amministrazione includendo anche gli uffici comunali coinvolti. Come si può deliberare ad ottobre la costruzione di 96 nuovi loculi, che per logica ne include la localizzazione all’interno del cimitero, accendendo inoltre un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di € 217 mila, e poi all’improvviso stabilire che non c’è tempo per farli e quindi annunciare la rimozione di non si sa quante salme tumulate tra il 1915 ed il 1961 circa 1/4 del cimitero. L’aspetto che lascia perplessi è “l’urgenza” a cui si richiama, ad oggi a disposizione della comunità pigliese vi sono 10 loculi, si poteva attuare la scadenza delle concessioni cimiteriali dei 45 anni recuperarne delle altre, e dare tempo per attuare l’annunciata realizzazione dei 96 loculi deliberati, e magari pensare in seguito all’espropriazione di terreno limitrofo, di cui da tempo si parlava. Il senso dell’urgenza si riferisce a tragedie come terremoti, epidemia, che all’improvviso portano ad avere centinaia di morti e non c’è spazio nel cimitero, non quella di cui parla il Sindaco Felli. Insomma prima delle amministrative di giugno, il Sindaco Felli e la sua amministrazione hanno fatto un bel regalo con il retrogusto amaro alla popolazione pigliese.