Alatri, Foppoli: “Un progetto regionale che coinvolge le nuove generazioni per la tutela dell’ambiente”
Progetto “Banchi e bancali” proposto dalla Direzione Ambiente della Regione Lazio è una delle azioni del progetto OSSIGENO pensata per coinvolgere gli Istituti Agrari del Lazio, affiancati dalle Aree Naturali Protette, da parte di alcuni Enti Parco. Obiettivo è di coinvolgere gli studenti in una sorta di “trasformazione green” del territorio. Oltre che sensibilizzare sempre più alle sfide come qualità dell’aria e cura del territorio. Piantando nuovi alberi e arbusti autoctoni. Durante la mattinata all’Istituto agrario di Alatri “Sandro Pertini”, il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini ha presentato il progetto, l’intervento del commissario dell’Ente Alberto Foppoli (nella foto) ha appassionato gli studenti, che si sono dimostrati attenti e partecipi. “E’ stata una bella mattinata e direi anche molto costruttiva –ha commentato Foppoli- le nuove generazioni sono sempre più informate e sensibili verso le problematiche come quelle legate ai cambiamenti climatici, attente nel non sprecare cibo e risorse e orientati verso scelte e abitudini sempre ecologiche. L’iniziativa della Regione Lazio, si concretizza in una produttiva sinergia in questo tra il Parco dei Monti Simbruini e l’Istituto Agrario di Alatri ed ha l’obiettivo di responsabilizzare e sensibilizzare gli studenti nella cura e crescita di nuovi alberi ed arbusti autoctoni”. Nel particolare il progetto prevede l’affidamento di un pacchetto di semi di specie forestali autoctone a ciascun studente coinvolto che, con il supporto del personale regionale, dovrà occuparsi di farli germinare prendendosi cura delle piantine. Alla fine del ciclo scolastico sarà identificata un’area dove mettere a dimora le giovani piante per creare una microforesta urbana, utile a compensare le emissioni di CO2 prodotte dagli studenti durante il ciclo di studio. “I giovani studenti nel sentirsi coinvolti e partecipi –continua Foppoli– in qualcosa di buono e positivo per l’ambiente è molto motivante. E’ una bella immagine pensare a questi ragazzi come futuri tecnici del territorio che continueranno nei prossimi anni a crescere insieme alle piantine da loro curate e destinate ai nostri boschi. Ringrazio anche il corpo docente per l’ausilio datoci.”.