Trevi Nel Lazio, Grazioli: “Una scoperta che da lustro al nostro territorio”
Una ritrovamento di grande spessore storico e culturale, quello avvenuto questa mattina a Trevi Nel Lazio, in località Ponte San Teodoro, dove durante i lavori di restauro del ponte, è stato rinvenuto un capitello dorico di una colonna. “Questa mattina –si legge nel comunicato della Casa Comunale- durante gli scavi per la sistemazione di Ponte San Teodoro l’archeologo presente Dott. Fabio Turchetta (nella foto con il Sindaco Grazioli ed ai piedi il capitello), ha rinvenuto un reperto di grandissima rilevanza storica. Il Sindaco appena avvisato si è recato presso Ponte San Teodoro per constatare il ritrovamento, ed ha inviato le foto di questo reperto al Prof. Patrizio Pensabene, emerito della prima cattedra di archeologia alla Sapienza di Roma, di cui tra l’altro lo stesso archeologo Turchetta è stato allievo. Il Professor Pensabene, che ricordiamo ha effettuato uno studio ed una pubblicazione sul tempio romano collocato presso la contrada San Nicola, ha inviato le prime considerazioni al Sindaco Grazioli :”“Rilevato che si tratta di circa 1/3 di capitello dorico di colonna, conserva la parte dell’echino piuttosto rigido e poco incurvato al di sotto si conservano i tipici tre anelli (anuli) dell’ordine dorico che sono soprattutto sviluppati in altezza, occupando una misura poco meno della metà dell’altezza dell’echino. Al di sopra di questo vi è uno spesso abaco, alto più dell’echino e degli anuli messi insieme, che nella metà superiore è modanato con una gola dritta leggermente sporgente. Il capitello trova confronto in ambiente medio italico ed è chiaramente databile nel III – II sec. A.C. , per la presenza dei tre anelli e per la modanatura dell’abaco. Data l’uguaglianza del materiale e la simile cronologia i capitelli ionici provenienti dal tempio ionico della Vigna Cecconi, è possibile che il capitello facesse parte di un colonnato dorico del portico intorno al tempio. Tuttavia non si possono escludere altre collocazioni originali”. Tra l’altro telefonicamente il professor Pensabene faceva notare al Sindaco Grazioli, che vi è uno spacco deciso come se qualcuno avesse portato il capitello dall’altra parte come da materiale da costruzione e non è da escludere lo stesso ponte. La Sovrintendenza ha chiesto di mettere in custodia il reperto, ed il Sindaco ha assicurato che sarà collocato all’interno del Museo archeologico del Castello Caetani e tale scoperta sensazionale è stata possibile grazie al lavoro di restauro cui è sottoposto il Ponte di San Teodoro””.