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Trimodali. Paolucci (Uil Rieti): “Quando verranno messi in esercizio gli altri blues?”

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“Se decidessimo di ripercorrere le tappe di avvicinamento all’entrata in esercizio dei treni trimodali scopriremmo che l’unico vincitore è stato finora il ritardo. Ritardo c’è stato nella consegna del primo esemplare, slittata di oltre un anno. Ritardo c’è stato nelle istituzioni regionali a capire l’utilità per i pendolari reatini di questa modalità di trasporto verso Roma. Ritardi ci sono oggi nella messa in esercizio di tutti treni acquistati”. Lo dice Aberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana.  

“Il primo blues è entrato in funzione – ricorda Paolucci – ma degli altri due convogli, promessi per la fine dello scorso anno, non c’è ancora traccia. Quando entreranno in esercizio? A pieno regime questi treni assicurerebbero dodici corse al giorno da e per Rieti, che semplificherebbero gli spostamenti quotidiani di migliaia di pendolari, costretti invece a riversarsi sulla via Salaria per raggiungere la Capitale”

 “La piena funzionalità dei treni trimodali adesso sono una priorità, perché rappresenterebbero una valida alternativa al Cotral, visto che sulla Salaria ci sono già cantieri aperti e ce ne saranno per molto tempo. Eppure il ritardo, o meglio i ritardi cronici che stanno accompagnando la completa fruizione di questi treni, sta penalizzando per l’ennesima volta la città e i suoi abitanti”.

“Non ci stancheremo mai di ribadire – conclude Paolucci – che per strappare questo territorio dall’isolamento ci vuole una robusta cura del ferro, nella quale i trimodali sono parte di una strategia più ampia che punta a dotare la provincia di una moderna ferrovia che colleghi direttamente Rieti alla Capitale. Ed è per questo che chiediamo ai parlamentari del nostro territorio, agli assessori regionali, al presidente della Regione Lazio, al sindaco e alla sua giunta di triplicare gli sforzi di collaborare, di interagire, per il bene della città e dei suoi abitanti affinché questa provincia cambi finalmente pelle”.