Aprilia, Grazioli: “Anita Garibaldi e Giuditta Tavani Arquati, due amiche e due eroine del Risorgimento”
Questa mattina ad Aprilia, l’Amministrazione Comunale ha conferito la cittadinanza onoraria alla scrittrice Elma Sant’Ana , rappresenta un tassello di vitale importanza per preservare il gemellaggio, dalla stessa promosso, che lega le comunità di Aprilia e Mostardas in nome di Menotti Garibaldi,( figlio primogenito di Giuseppe ed Anita Garibaldi) eroico condottiero nato in Brasile nel Rio Grande do Sul e sepolto ad Aprilia ,presso la località denominata in suo onore Carano Garibaldi. Questo gemellaggio, iniziò il 26 Aprile 1996 con la Giunta guidata da Gianni Cosmi (Sindaco di Aprilia dal 1995 al 2001ed originario di Trevi Nel Lazio). Nei giorni scorsi durante un incontro all’insegna del gemellaggio il Sindaco di Trevi Nel Lazio Silvio Grazioli, ha avuto modo d’incontrare la scrittrice Elma Sant’Ana e Gianni Cosmi (nella foto), ed ha esternato in un intervento il suo plauso per questo legame, unendo magistralmente la figura di Anita Garibaldi a quella di Giuditta Taviani moglie di Francesco Arquati originario di Filettino (dove vissero per lunghi periodi con il resto della famiglia) entrambi eroi del Risorgimento italiano. “E’ un piacere essere qui –ha commentato il Sindaco Grazioli- e partecipare a quest’incontro che è una sorpresa per me. Anita insieme a Giuseppe Garibaldi è stata protagonista del Risorgimento, nel 1849 quando ci fu la battaglia a Roma per difendere la Repubblica Romana insieme a Mazzini, sulle barricate accanto a lei c’era un’eroina del Risorgimento italiano originaria di Filettino: Giuditta Tavani Arquati che insieme al marito Francesco seguirono Garibaldi a Venezia, per difendere la Repubblica di S. Marco proclamata il 22 marzo 1848, che era attaccata dagli Austriaci . Nel momento in cui Anita stava morendo Giuditta è stata l’ultima donna ad assisterla. Il 25 ottobre 1867, 18 anni dopo Giuditta Tavani Arquati incinta del decimo figlio, insieme al marito Francesco ed al figlio Antonio venne uccisa, diventando anche lei un’eroina del nostro Risorgimento. Oggi in questa terra dove riposa Menotti Garibaldi, ricordare la stretta amicizia tra sua madre Anita e Giuditta, due figure di grande spessore per la storia dell’unità d’Italia, esalta anche il legame con l’Alta Valle dell’Aniene”.