Due ragazze e un ragazzo inghiottiti dai flutti del Natisone. Avevano lanciato un Sos ma sono stati vani i tentativi di recupero dei soccorritori. Proseguono le ricerche
UDINE – Si stringono più forte che possono per tentare di resistere all’urto violento della corrente che, alla fine, li ha portarli via. È l’ultima immagine dei tre giovani, un ragazzo e due ragazze, travolti dalla piena del fiume Natisone a Premariacco, in provincia di Udine, causata dal maltempo delle ultime ore. Dal primo pomeriggio di oggi le squadre dei Vigili del fuoco e dei sommozzatori sono impegnate a recuperarli.
Uno dei tre ragazzi era riuscito a lanciare un Sos con il proprio cellulare, quando il gruppo aveva trovato rifugio su una sponda del fiume, e i soccorritori li avevano già localizzati. La corrente però è riuscita a strapparli via prima che i tentativi per recuperarli andassero a segno. I soccorritori avevano cercato di avvicinarsi con una gru e di lanciargli una corda per metterli in salvo, ma c’è stato il tempo per agganciarli. Una volta trascinati via dalla corrente, si sono perse le loro tracce Le ricerche proseguono senza sosta nel tratto di fiume, sul posto l’elicottero dei Vigili del fuoco del reparto volo di Venezia, specialisti fluviali e sommozzatori.
Nel pomeriggio interviene anche la Sala operativa regionale per l’emergenza sanitaria del Friuli Venezia Giulia per dare la notizia di quanto accaduto: “Tre persone risultano attualmente disperse sul fiume Natisone, dopo essere rimasti bloccati nel primo pomeriggio su un isolotto nel comune di Premariacco (Udine), con il livello dell’acqua in rapida salita per il maltempo”. Dalla Regione precisano poi come, dopo l’allarme, sul posto siano arrivati i Vigili del fuoco, che però hanno perso il contatto con le persone.
“E’ intervenuto subito l’elisoccorso che ha sorvolato il fiume fino a Manzano, ma senza esito. Un altro elicottero dei Vigili del fuoco è stato attivato poco dopo per le ricerche, alle quali partecipano anche i Carabinieri di Cividale e Udine“.
di Cristina Rossi e Miloš Malinić
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it