Home ROMA,RIETI,FROSINONE,LATINA,VITERBO In fase conclusiva i lavori di tabellazione del “Cammino di San Benedetto”

In fase conclusiva i lavori di tabellazione del “Cammino di San Benedetto”

15
0

Foppoli: “Una rete sentieristica chiara e funzionale, per percorre serenamente il Cammino”

Il Parco dei Monti Simbruini vanta una rete sentieristica di oltre 450 Km, interamente contrassegnata da segnaletica verticale e orizzontale, si spazia dalle camminate più impegnative per appassionati trekkers (escursionisti esperti) alle più semplici passeggiate sia a piedi sia in mountain bike, sono  e compresi, inoltre, anche molti tratti di importanti cammini, tra cui quello di San Benedetto. Il Cammino di San Benedetto inizia dalla città natale del Santo che è Norcia per finire dopo 16 tappe (300 Km circa) nella città di Cassino, toccando vari luoghi significativi della vita del Santo di alto valore artistico, storico e anche naturalistico, in particolare ne fanno parte due borghi del Parco: Subiaco e Trevi nel Lazio. Con l’estate saranno sempre di più gli escursionisti e i pellegrini che lo percorreranno, ma non mancheranno appassionati delle passeggiate immersi nel verde, che si avventureranno su questo tracciato e, un’adeguata tabellazione dell’itinerario è fondamentale per godersi il percorso, scelto in sicurezza e tranquillità. In questi giorni si stanno concludendo i lavori di tabellazione del Cammino di San Benedetto, all’interno del Parco dei Monti Simbruini, gli operatori dell’Ente; infatti, proprio ieri hanno apposto alcuni pali, per il tratto del percorso che passa nei Comuni di Trevi nel Lazio e Subiaco. Nei prossimi giorni, verranno conclusi i lavori di posa in opera della tabellazione.  “La valorizzazione del territorio –sottolinea il Commissario del Parco dei Simbruini Alberto Foppoli- passa anche attraverso una rete sentieristica chiara e funzionale, proprio per questo come per qualunque altra area del Parco, la segnaletica è uno degli aspetti principali che si tengono in considerazione. Il Cammino di San Benedetto richiama tantissimi camminatori durante l’anno e siamo lieti, dunque, di consegnare alle comunità del Parco ed a tutti i pellegrini e quanti vorranno trascorrere una vacanza esperienziale a contatto con la natura, quella che è l’infrastruttura più importante per queste finalità: il sentiero. Tutti coloro che decidono di percorrere un itinerario, devono essere messi in condizione di percorrerlo con facilità, senza incorrere in situazioni rischiose e di pericolo soprattutto se non si è escursionisti esperti. Anche questo vuol dire vivere il Parco”.