Piglio, Secondo alcuni cittadini: “Dopo 10 anni raccogliere il 36% rappresenta una sconfitta non una vittoria”
All’indomani delle amministrative di Piglio, che hanno sancito la vittoria della lista “Con Piglio” confermando alla guida del paese il Sindaco Mario Felli, c’è molta effervescenza e tante le analisi che si fanno tra i cittadini, in attesa di conoscere la nuova Giunta che affiancherà il Sindaco (non si sa se si seguirà il criterio delle preferenze o quello delle competenze) e la distribuzione delle deleghe. “Quella della lista “Con Piglio”, è una “vittoria mutilata”, –commentano alcuni cittadini– ossia affermandosi con 1076 preferenze, rappresenta il 36% dei votanti , pertanto il tutto si tramuta in una “sconfitta umiliante”. La maggioranza dei cittadini elettori, e dunque la maggioranza dei pigliesi ha espressamente votato contro il Sindaco Mario Felli e la sua maggioranza, distribuendo le preferenze tra le altre due liste “Oltre” che ha ottenuto 977 voti e “Viviamo Piglio” con 878, paradossalmente la maggioranza del Sindaco Felli è la reale minoranza reggendosi solamente sul 36% dei votanti. Dopo due mandati di amministrazione, una buona amministrazione, doveva vincere con un largo distacco di voti, come è accaduto nei comuni limitrofi, ma i numeri dimostrano il contrario. E’ chiaro che se a contendersi la vittoria invece di tre liste fossero state solo due, la sconfitta della lista “Con Piglio” era inevitabile. La “pancia” della comunità pigliese, va letta secondo i numeri, ossia la maggioranza dei pigliesi desiderava cambiare amministrazione, desiderava uscire dall’immobilismo amministrativo creato dall’amministrazione Felli e trovare un nuovo slancio. Il Sindaco Felli dovrebbe adesso capire che ha vinto non perché ha lavorato bene e prodotto chissà quante opere per il paese, tanto da ottenere l’esaltante acclamazione dei suoi concittadini, ma ha vinto perché non ha fatto nulla, come lui stesso ha confermato durante i comizi, e perché dalla parte opposta non si è riusciti a dar vita ad un’unica lista. I tre candidati della passata amministrazione eletti nella lista “Con Piglio” hanno perso le loro preferenze: Mauro Federici nel 2019 aveva ottenuto 276 preferenze ed in questa tornata elettorale ne ha prese 178, Domenico Franceschetti aveva ottenuto 182 preferenze ed in queste elezioni 119, solo Claudio Alessandri è cresciuto passando da 103 nelle precedenti a 107 nelle ultime elezioni, peccato che non entrerà in Giunta, perché sembra nel rispetto delle quote rosa dovrà fare un passo indietro e far entrare l’unica donna eletta Lucia Ceccaroni con 78 voti, (sempre se il criterio per formare la Giunta sia quello delle preferenze!!! ndr). Secondo noi hanno ben poco da festeggiare, con il 36% dei voti ottenuti il Sindaco non può pensare di avere la comunità pigliese dalla sua parte, se questa secondo lui è una vittoria, dimostra la sua ipocrisia ed il suo egoismo!” Certo un’analisi molto critica, che non lascia comunque grandi margini di replica davanti ad una realtà dei fatti inconfutabile. L’unica speranza è che questi 5 anni non siano il seguito dei precedenti, che i nuovi 5 eletti entrati in maggioranza diano lo scossone tanto atteso che faccia risvegliare l’attività amministrativa che per 10 anni è rimasta ferma e improduttiva a Piglio. L’unica certezza, come lo hanno già annunciato i consiglieri di minoranza, è che ci sarà un’opposizione decisa e determinata forte del sostegno della maggioranza dei cittadini di Piglio.