Piglio, Scarfagna: “Il Sindaco Felli, lo si può definire un re senza corona”
Le ultime elezioni amministrative di giugno, hanno decretato la vittoria del Sindaco Mario Felli, che gareggiando con altre due liste è riuscito a conquistare il terzo mandato. Senza dubbio uno dei protagonisti indiscussi, è stato l’attuale consigliere comunale di minoranza Cristian Scarfagna, fra tutti il primo degli eletti con 193 preferenze, sedendo in Consiglio accanto al candidato a sindaco della lista “Oltre “ Marco Camusi. Una bella soddisfazione la sua , anche se si è candidato contro quella che un tempo era la sua maggioranza, ha ottenuto un grande risultato acquistando 100 preferenze in più rispetto alle passate elezioni. “Si sono molto soddisfatto dell’obiettivo raggiunto, in questi cinque anni credo di aver dimostrato il mio impegno per questo paese, ed i cittadini di Piglio lo hanno compreso premiandomi. C’era chi criticava la mia scelta e diceva che non sarei arrivato neanche a 100 preferenze, ma la realtà ha dimostrato il contrario”. Anche lei faceva parte di quell’amministrazione , ora dice così perché la sua lista non ha vinto? “No, vede la differenza tra me ed il Sindaco Mario Felli è una, io ho messo davanti sempre l’interesse per il mio paese mettendoci la faccia e rispondendo dei miei impegni con ogni singolo cittadino che chiedeva il mio aiuto, il Sindaco Felli invece ha mostrato che del paese a lui non è mai interessato nulla, era solo capace di dire “si si adesso lo facciamo, adesso ci penso io” e poi il nulla. Ha semplicemente vinto perché sono state presentate tre liste, non certo perchè vanta grandi meriti e questo la gente lo sa, con il suo 36% governa un terzo del paese, lo si potrebbe definire un “re senza corona”, ma a quanto pare ancora non l’ha capito, i numeri parlano chiaro la maggioranza dei cittadini pigliesi non lo vuole, purtroppo ci sono stati i franchi tiratori, meglio definiti “traditori” e poi non si è riusciti a dar vita ad un’unica lista e l’esito lo si conosce”. Bhè solo tre membri della vecchia amministrazione sono stati riconfermati, il resto del gruppo sono new entry, Il Sindaco dice che ora c’è voglia di fare e di concretizzare. “Uno dei factotum del Sindaco Felli, mi accusava di essermi isolato e di non aver fatto squadra, ma non è così, basta rileggere l’attenta e chiara lettera dell’ex Assessore Lucia Palone, che non ha accettato di ricandidarsi con Mario Felli, perché non le aveva dato modo di lavorare come ha fatto con altri, era questo l’ambiente in cui si viveva nella passata amministrazione , oggi parla di un restyling del suo gruppo e quindi si faranno grandi cose. Io mi auguro che sia così, spero che gli Assessori Lucia Ceccaroni e Carlo Appetecchia, non vivano l’ostruzionismo che ho vissuto io ed altri in passato. C’è da dire comunque che già nella prima seduta consiliare si sono ben delineate due fazioni , sempre grazie al nostro “re””- Che vuol dire? “Claudio Alessandri, per la prima volta ha possibilità di fare l’Assessore, ruolo a cui tanto ambiva, tanto da essere l’unico ad aumentare le sue preferenze rispetto alle passate amministrative, però ha dovuto fare un passo indietro per il rispetto delle quote rosa, peccato si è fatto rilegare nel suo ruolo marginale come in passato. Mauro Federici si è imposto nella sua carica di Vice Sindaco che fino all’ultimo era incerta, visto che doveva essere data sempre all’unica donna presente, ma lui prospettando le dimissioni insieme all’Assessore Franceschetti se ciò accadeva, si è fatto rispettare. Ecco che nascono le due correnti in seno alla maggioranza, Federici, Franceschetti e forse Alessandri (amareggiato per essere stato defraudato dell’Assessorato) e dall’altro il Sindaco e le nuove leve, ecco come si presenta oggi l’amministrazione Felli”. Sicuramente la capacità diplomatica del Sindaco Felli porterà equilibrio per il bene del paese. “Purtroppo si è constatato, che la stanza dei bottoni che gestisce Piglio, non è nella sede comunale, ma all’interno di un bar, dove ci sono i supporter del Sindaco, lei ne conosce qualcuno che ad oggi è colui che decide per le sorti del paese”. Si spieghi meglio. “Il suo è un esempio eclatante, che ha gettato fango sull’immagine di Piglio, senza che il Sindaco mostrasse il minimo sdegno. Lei subisce durante la campagna elettorale delle intimidazioni dal soggetto vicino al Sindaco, ottiene la solidarietà dai cittadini ed altri amministratori, persino dai Sindaci dei paesi limitrofi, l’unico che non mostra solidarietà, colui che ha il dovere di proteggere l’immagine della sua comunità ossia il Sindaco Felli non interviene, perché ciò significherebbe mettersi contro il suo amico supporter. Io credo che nessuno vuole un Sindaco che si nasconde dietro un dito, un vero Sindaco prende le distanze da questi atti infamanti e di violenza , che gettano fango su tutta la comunità pigliese, ma appunto si parla di un “re senza corona”. Lui pensa che la soluzione sia il tempo, che il non parlare dei fatti fà si che la gente dimentica, ed è questo è l suo modus operandi, e per questo si è sempre disinteressato delle varie situazioni: “…. tanto fra qualche giorno non se ne parla più e la gente dimenticherà….”, non è così che si gestisce la cosa pubblica, non ci siamo…”. Vedo che è molto fortificato e determinato, si prospetta un’incisiva opposizione! “Ciò che mi anima personalmente è continuare a lavorare per il mio paese, per il bene dei miei concittadini, oggi Piglio è 10 anni indietro rispetto a tutti i Comuni limitrofi , purtroppo è la realtà, tante situazioni in questi anni sono state abbandonate e lasciate al loro inesorabile destino. Giorni fa ho letto un’intervista del Sindaco Felli sul Messaggero, non sapevo se ridere o piangere. Nel suo intervento il Sindaco sottolineava che a Piglio abbiamo due importanti risorse da incentivare e promuovere: il Cammino di San Giovanni Paolo II ed il vino Cesanese. Nei 10 anni di amministrazione passata, ha sempre ripetuto queste cose, come un disco rotto, ma non ha mai fatto realmente nulla. Il Percorso di San Giovanni Paolo II veniva pulito dal sottoscritto e dai volontari, addirittura la stele all’ingresso gettata a terra è stata ripristinata dai volontari e poi le gigantografie poste agli ingressi di Piglio installate dalla precedente amministrazione Cittadini , sono irriconoscibili totalmente sbiadite dal sole, ed è questo il modo di fare turismo il tutto nel disinteresse del Sindaco. Parla di vino Cesanese, non è mai riuscito a creare iniziative con la Strada del Cesanese, il San Lorenzo wine Festival uno flop totale, tanto da dover ripristinare Calice Sotto le Stelle, e poi grande scandalo è che lo scorso anno 2023 per i 50 anni del Vino Cesanese del Piglio, non è stata fatta una manifestazione, un convegno niente di niente, ecco questo è il suo interesse per le ricchezze di Piglio che tanto si vanta di dichiarare”. Ci sono particolari priorità che come minoranza volete sollevare? “Ogni situazione a Piglio è una priorità, sicuramente il caso dei loculi cimiteriali non può passare inosservato. I loculi nel civico cimitero sono finiti, se qualche cittadino passerà a miglior vita i suoi cari devono chiedere il favore di sostare il defunto in qualche loculo in prestito, finchè non verranno realizzati di nuovi, cosa che già sta accadendo. Trovo questa situazione, che più volte è avvenuta in passato vergognosa, sottolineando una delle grande qualità del Sindaco l’approssimazione arrivare sempre con l’acqua alla gola. La Giunta Comunale aveva approvato lo scorso 5 ottobre una delibera che sottolineava : “…..vi è urgenza di provvedere a dotare il cimitero comunale, per la parte che ancora lo consente in relazione agli standard minimi di spazi da destinare a loculi pubblici, di un nuovo blocco di loculi composto da un numero pari a 96 posti…” era stato acceso un mutuo per realizzarli di circa 217 mila euro. Poi si è fermato tutto, e sempre con l’acqua alla gola in prossimità delle elezioni, lo scorso 15 gennaio 2024, venne emessa l’ordinanza sindacale n.2 dal tema “Estumazioni salme nel civico cimitero” Prot. n. 440 del 15/01/2024, in questa il Sindaco Mario Felli riconoscendo la necessità della disponibilità di nuovi loculi e l’emergenza per cui non c’era tempo per realizzarne di nuovi, stabilì che dallo scorso 6 aprile iniziava la liberazione sia dei loculi che delle salme a terra, entrambe comprese nel periodo che va dal 1915 al 1961, quelle che per legge hanno il carattere di perpetuità, ma che appunto per grave emergenza, in questo caso mancanza di posti, possono essere rimosse. Quindi da tre mesi le salme sono state rimosse, ma non c’è alcuna traccia d’inizio lavori per realizzare la nuova batteria di loculi ed i tempi come al solito si allungano, in piena estate si va in vacanza, e chissà quando si faranno, tanto le conseguenze le pagano i cittadini di Piglio”. Bhè la visione non è per nulla promettente…. “Non è una visione, è la realtà, nuda e cruda, purtroppo l’incapacità può generare solo danni….”