I migliori siamo davvero noi
“Reputiamo pretestuose e fuori tempo massimo le polemiche scatenate da alcuni singoli politici che hanno cercato di sfruttare mediaticamente il giuramento dei neo Agenti di Polizia Penitenziaria che si è svolto nei giorni scorsi. A conclusione della cerimonia, i Poliziotti hanno urlato una manifestazione di gioia, ma soprattutto di orgoglio, dopo di un difficile percorso di formazione che li vedrà proiettati a breve in uno dei lavori più difficili oggi in Italia, quello che lo Stato pretende dal Corpo di Polizia Penitenziaria”.
Lo dichiara il Segretario Generale Dott. Roberto Santini, commentando le “polemiche che stanno colpendo indirettamente i nostri nuovi giovani colleghi che stanno per prendere servizio nelle carceri italiane, in aiuto delle migliaia di colleghi, donne e uomini della Penitenziaria che stanno affrontando uno dei momenti più difficili e potenzialmente pericolosi come non se ne vedevano da anni nel sistema penitenziario italiano”.
Il bersaglio evidente delle polemiche è il Sottosegretario della Giustizia, l’On.le Delmastro con delega del Ministro alle questioni riguardanti il Corpo di Polizia Penitenziaria. Tali politici stanno cercando infangare un momento solenne come quello del giuramento dei neo Agenti alla Costituzione della Repubblica Italiana, attraverso insinuanti e anacronistici pericoli di derive autoritarie, evidentemente non riuscendo ad arginare le indubbie capacità comunicative del Sottosegretario quando manifesta la sua vicinanza ai Poliziotti”.
“A tali politici, pochi e forse in cerca di visibilità, rinnoviamo l’invito ad occuparsi dei problemi reali della Polizia Penitenziaria e del sistema penitenziario. Noi del Si.N.A.P.Pe non ci siamo mai sottratti al confronto e abbiamo cercato di presentare le nostre proposte a qualunque schieramento politico senza distinzione alcuna”.
“Come secondo sindacato più rappresentativo di tutta la Polizia Penitenziaria, rivendichiamo anche noi, come i nostri nuovi colleghi, l’orgoglio di appartenere ad un Corpo di Polizia che ha la più ampia gamma di compiti e di responsabilità che si possano affidare ad un Poliziotto e che ci fa gridare anche a noi che, effettivamente, i migliori siamo noi”.
“Come Si.N.A.P.Pe – conclude Santini – condividiamo l’orgoglio di appartenere ad un Corpo di Polizia Penitenziaria a cui lo Stato demanda sia il compito di garantire la sicurezza nelle carceri e negli spazi di comunità esterna, sia di contribuire al compito di restituire alla Società, degli uomini migliori di quelli che hanno scontato una condanna penale. Viva la Polizia Penitenziaria, viva l’Italia!”.