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Strage di Bologna, Meloni: “Colpita dagli attacchi alla sottoscritta e al governo”

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“Ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime e alla loro richiesta di giustizia”, dice la premier che commenta anche alcune frasi emerse durante la commemorazione: “Credo che in questo clima d’odio, le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute”

ROMA – “La strage di Bologna è uno degli eventi più drammatici della storia nazionale. Il 2 agosto del 1980 il terrorismo, che le sentenze attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste, ha colpito con tutta la sua ferocia la Nazione e 44 anni dopo quel terribile attentato l’Italia intera si stringe ancora una volta alla città di Bologna e ai famigliari delle vittime”. Lo dice la premier Giorgia Meloni, in occasione del 44° anniversario della strage di Bologna.

“CI UNIAMO AL DOLORE DELLE FAMIGLIE E ALLA LORO RICHIESTA DI GIUSTIZIA”

“Ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia- aggiunge-. A loro va, inoltre, il ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità. Arrivare alla verità sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal lavoro che questo Governo, insieme a tutte le Amministrazioni dello Stato e nel solco dei Governi precedenti, sta portando avanti con il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato“.

MELONI: “CLIMA ODIO, A RISCHIO INCOLUMITÀ DI CHI ELETTO DEMOCRATICAMENTE”

Sostenere che le ‘radici di quell’attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo’, o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave“, dice la premier riguardo alcune dichiarazioni emerse durante la commemorazione dell’anniversario. “Ed è pericoloso, anche per l’incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione”.

“Credo che- sottolinea-, in questo clima di crescente odio, le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute. Mi appello a tutti perché si torni all’interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura”.

“Allo stesso tempo- conclude- sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al Governo“.

SCHLEIN: “VITTIMISMO MELONI, NON IN GRADO GUIDARE PAESE”

Fare la vittima attaccando il Presidente dell’associazione dei familiari delle vittime nel giorno in cui si commemorano gli 85 morti e i 200 feriti dell’infame strage neofascista alla stazione di Bologna è un’operazione deplorevole“. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, commenta le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Le sentenze sulla strage e la sua matrice neofascista ed eversiva accertano i fatti accaduti– aggiunge-, altro che ‘attribuiscono’, come si legge nella nota di Palazzo Chigi. È incredibile ed è molto grave che nel giorno della commemorazione la Presidente del Consiglio decida di fare polemica e attaccare Paolo Bolognesi, il Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, ai quali ribadiamo sempre il nostro supporto e la nostra gratitudine per aver ostinatamente cercato la verità sin da quel 2 agosto di 44 anni fa, e per aver ottenuto, grazie anche alla tenacia di chi ha portato avanti indagini e processi, sentenze inequivocabili che ricostruiscono i fatti e accertano le precise responsabilità”.

“Chi amministra una comunità dovrebbe cucire le fratture, sanare le ferite, mentre Meloni fa il contrario: spacca, divide, mette gli uni contro gli altri. È evidente che non è in grado di guidare questo Paese”, conclude.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it