Piglio, Non si può continuare ad amministrare il paese improvvisando
Con una lettera aperta, il gruppo di minoranza “Viviamo Piglio” rappresentato in consiglio dai consiglieri Roberto Neccia e Domenico Ambrosetti, richiama il Sindaco Mario Felli e la sua squadra amministrativa, ad impegnarsi per l’azione amministrativa, ad interessarsi alle tante problematiche che coinvolgono i cittadini di Pigliesi, che in 10 anni di immobilismo amministrativo sono cresciuti in modo spropositato, e non possono più attendere l’attesa risoluzione. Come la situazione che coinvolge i due plessi scolastici della scuola dell’infanzia , chiuse per i lavori in corso, e nel silenzio più totale dell’Amministrazione Comunale che non da risposte ai cittadini. “La ringraziamo per averci dato mesi di brindisi, lustrini e paillettes –si legge nella nota di Viviamo Piglio- è nostro dovere ricordarle che è tempo di tornare ad ascoltare i suoi cittadini ed a d operare per la sua comunità. In campagna elettorale sono state spese tante belle parole su “faremo”, parole che non hanno una formalizzazione scritta sul programma elettorale e che oggi appaiono DELUDENTI in molti campi di politiche pubbliche. E’ ora di procedere ad una fase più fattiva e meno PAROLAIA. Attendiamo con ansia di verificare, all’atto politico, la sua capacità di intervento e quello della sua nuova squadra (considerati i dubbi risultati della Giunte dei 10 anni precedenti). E’ ora di passare dal dire al fare…”. La lettera continua iniziando a sottolineare la problematica più imminente che in questi giorni sta mettendo in forte ansia le numerose famiglie, che non sanno dove i loro bambini andranno a frequentare la scuola materna. “Siamo alla fine dell’estate –continua– e non possiamo non riprendere dal punto in cui ci eravamo lasciati, non solo metaforicamente ma anche fisicamente: lo stato di avanzamento dei lavori dell’edificio scolastico, che in campagna elettorale voi stessi avete vantato come “un capolavoro che l’amministrazione uscente la scia alla comunità pigliese!” La lettera continua mostrando in modo chiaro ed inconfutabile l’incapacità organizzativa che questa amministrazione ad oggi mostra non riuscendo a pianificare in modo elementare l’inizio e la fine dei lavori, in coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico. “E’ possibile –si domanda Viviamo Piglio- pianificare in tempo i lavori di ristrutturazione e darne in tempo notizia ai genitori in tempi congrui? E’ possibile ristrutturare tali edifici uno per volta evitando che un intero ciclo scolastico rischi di non poter essere assicurato? L’esperienza della scuola dell’infanzia di Piglio capoluogo è emblematica di questa mancata programmazione: chiuso in fretta e furia a gennaio 2024 creando un disservizio alle famiglie, dopo poche settimane si interrompono i lavori per non riprendere più (ad oggi è ancora un cantiere deserto). Dunque tutta una serie di considerazioni legate, alla manutenzione di strutture, alla necessità di trovare spazi idonei, ed il disagio che si sta creando tra i genitori, che lavorano durante il giorno, ed ora come fare se non si aprono le scuole?” Dalla minoranza si solleva anche un interessante perplessità sul conflitto d’interesse che coinvolge l’Assessore all’Istruzione Pubblica Lucia Ceccaroni che è anche docente presso la scuola pigliese : “Come è possibile rivolgersi nella giusta sede ad un Assessore Lucia Ceccaroni che ricopre due ruoli antagonisti (se non confliggenti) rispetto allo spazio scolastico? In questo momento sig. Sindaco è necessario agire indicare la strada e le scelta da fare per pianificare il futuro delle scuole del paese garantendo che il prossimo anno scolastico si svolga con decenza, la stessa che meritano i nostri figli, ci basterebbe avere quello che hanno i paesi limitrofi come Serrone ed Acuto…..”. Simpatica la considerazione di alcuni cittadini alla lettura della nota della minoranza. “All’ultima considerazione del perché Piglio è 10 anni indietro rispetto ai vicini Comuni di Acuto e Serrone –commentano- è facile dare una risposta, e cioè perché li ci sono Amministrazioni e Sindaci che sanno ben gestire la Cosa Pubblica, non vivono d’improvvisazione, sono loro che guidano con capacità la macchina amministrativa e non la lasciano guidare al barman dei caffè”.