Protagonisti della singolare contesa sono dei ‘fantini’ che devono trasportare delle rane su una carriola senza farle cadere
ROMA – Nato quasi mezzo secolo fa, rappresenta una competizione più unica che rara date le sue caratteristiche: il Palio della Granocchia si svolge ogni anno nella prima domenica di settembre a Paganico (Grosseto). Protagonisti della singolare contesa sono dei ‘fantini’ che devono trasportare delle rane su una carriola senza farle cadere. Una pratica barbara e obsoleta, tuonano gli ambientalisti che hanno denunciato alle autorità gli organizzatori e il Comune per maltrattamento di animali. “Le rane, come dimostrano i pareri scientifici che abbiamo citato e depositato- spiega la Lav- sono animali estremamente delicati, dalla pelle e dalla struttura fragile, per cui anche la semplice manipolazione è fonte di sofferenza. Per non parlare del trattamento che viene loro riservato durante la gara di Paganico, in cui i concorrenti le sottopongono a continui sobbalzi, le raccolgono e le sbattono in continuazione sopra le carriole, col costante rischio di calpestarle”.
La corsa, infatti, prevede che a ciascun fantino (uno per Rione) siano affidate 3 rane, 1 carretta, 1 giudice. Nel momento in cui i fantini cominciano la loro corsa, carretta alla mano, ciascun giudice solleva la scodella in cui sono contenute le rane, che iniziano immediatamente a saltare. Scopo del fantino è di recuperare continuamente le proprie rane da terra, riporle sulla carretta e tagliare il traguardo prima dei rivali. L’intero percorso è lungo circa 290 metri e per essere completato può richiedere da 1 a 3 minuti.
“Terrorizzate, caricate su una carriola, sottoposte a vibrazioni e rumori continui e recuperate da terra man mano che tentano di scappare, saltando, fra le ruote e le gambe dei contradaioli. Questo è il presunto “divertimento” offerto dal Palio della Granocchia di Paganico (GR), l’ennesima manifestazione che causa sofferenza agli animali. Una manifestazione che- prosegue l’associazione ambientalista- è stata addirittura favorita da una recente legge regionale toscana che lascia solo ai Comuni l’autorizzazione di eventi come questi senza il consenso preventivo della ASL veterinaria. Noi di LAV, che già lo scorso anno abbiamo denunciato Sindaco e Presidente della Proloco, abbiamo diffidato il Comune affinché il Palio in programma il primo settembre venga sospeso e gli animali restino al sicuro. Vogliamo fermare questa crudeltà”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it