La folla commossa alla cerimonia a Torsby, città natale del grande allenatore. Gremita la chiesa di Fryksande, tra vip e gente comune
OMA – La bara di Sven-Goran Eriksson è arrivata alla chiesa di Fryksande intorno alle 7 del mattino. A Torsby, la sua città natale, si sono radunate più di 600 persone, la famiglia reale svedese e la gente comune. Una sola campana ha suonato al passaggio del feretro, con la folla composta e in lacrime. David Beckham passeggia all’interno della chiesa prendendo per mano le persone, abbracciando il padre 95enne Sven Eriksson e Yaniseth Alcides, con la quale il grande allenatore svedese, morto di cancro a 76 anni, ha vissuto negli ultimi 15 anni.
Le strade attorno alla chiesa sono state isolate dalla polizia. Chi resta fuori assiste alla cerimonia su un maxischermo. Il sacerdote, Ingela Älvskog, in un lungo discorso iniziale ha descritto Eriksson come un buon padre, un ballerino di salsa ma un uomo con cui era impossibile fare shopping. Risuona dalla voce di Charlotta Birgersson “Candle in the Wind”, di Elton John. Nel ritornello, il testo è stato modificato in omaggio a Eriksson, con un collegamento al lago Fryken, vicino al quale si trova la sua casa, il maniero Björkefors. “I tuoi passi cadranno sempre qui sulla collina più verde di Fryken“.
La cerimonia, toccante e perfettamente a tono con la vita d’un uomo che fino all’ultimo ha provato a “celebrare la vita”, si è conclusa con la canzone del Värmland eseguita da Oscar Magnusson, prima che il corteo si muovesse verso alla fattoria di Kollberg.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it