Saranno interrogati dai Pm di Bologna per chiarire la dinamica dell’incidente in cui Attilio Franzini ha perso la vita. Oggi 46 sindaci del bolognese in piazza con i sindacati : “Basta morti bianche”
di Andrea Mari, Maurizio Papa e Vania Vorcelli
BOLOGNA – Ci sono i primi tre indagati nel fascicolo per omicidio colposo che la Procura di Bologna ha aperto sulla morte di Attilio Franzini, l’operaio 47enne di Salcef group travolto da un treno Intercity alle 4.30 di venerdì mattina a San Giorgio di Piano.
Le iscrizioni, che rappresentano un atto dovuto fatto per garantire da subito il diritto di difesa degli stessi indagati, sono state fatte sulla base della prima informativa della Polizia ferroviaria, che si occupa delle indagini, dopo la convalida del sequestro di alcuni documenti.
Al momento non si conoscono altri dettagli sugli indagati, ai quali, a quanto si apprende, la Procura dovrà chiedere dei chiarimenti sulla dinamica dell’incidente.A BOLOGNA 46 SINDACI IN PIAZZA CON I SINDACATI: “BASTA MORTI“
Sindaci e amministratori in piazza, a Bologna, per manifestare insieme ai sindacati e dire “no alle morti sul lavoro” dopo l’incidente ferroviario che a San Giorgio di Piano è costato la vita all’operaio Attilio Franzini. Al presidio promosso per oggi pomeriggio davanti alla stazione da Cgil, Cisl e Uil parteciperanno infatti 46 Comuni del territorio insieme a Sergio Lo Giudice, delegato al Lavoro della Città metropolitana. Per il Comune di Bologna sarà presente la vicesindaca Emily Clancy. Poi ci saranno i sindaci Paolo Crescimbeni (San Giorgio di Piano), Marilena Pillati (San Lazzaro di Savena), Luca Vignoli (Castel Maggiore), Alessandro Ricci (Granarolo), Omar Mattioli (Baricella), Giuseppe Nanni (Alto Reno Terme), Barbara Panzacchi (Monghidoro), Alice Vecchi (Bentivoglio) e vicesindaci o assessori in fascia delle altre amministrazioni.
“La massiccia presenza delle istituzioni segna il forte impegno della nostra comunità contro le morti sul lavoro”, dichiara Lo Giudice, sottolineando che “ogni lavoratore ucciso durante il lavoro è una sconfitta per tutti. Servono più risorse, più controlli, più formazione più investimenti nella sensoristica e nelle nuove tecnologie”. Da qui a poco “si avvierà il processo per la morte di Yaya Yafa in Interporto, in cui la Città metropolitana di Bologna ha chiesto di costituirsi parte civile. Quella morte- ricorda il delegato- ha dato il via a una serie di nostri interventi, dalla Carta per la logistica etica al Tavolo per la salute e la sicurezza sul lavoro. Ogni nuova morte ci dice che l’impegno di tutti deve crescere ancora”. Hanno confermato la partecipazione al presidio anche Imola, Marzabotto, Valsamoggia, Sala Bolognese, Minerbio, Anzola, Budrio, Monte San Pietro, Argelato, Monghidoro, Casalecchio, Castel San Pietro Terme, Sasso Marconi, Loiano, Pieve di Cento, Pianoro, Crevalcore, Castiglione dei Pepoli, Monterenzio, Vergato, Ozzano, Zola Predosa, Calderara di Reno, Sant’Agata Bolognese, Malalbergo, Medicina, Molinella, San Pietro in Casale, Castello d’Argile, San Giovanni in Persiceto, Galliera, Dozza, Malalbergo, Monzuno, Castel di Casio e Castenaso.MORTE ATTILIO FRANZINI, FIOM: CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE
La Fiom-Cgil si costituirà parte civile nel futuro processo per la morte di Attilio Franzini, l’operaio 47enne travolto da un treno Intercity alle 4.30 di venerdì mattina a San Giorgio di Piano. “Non soltanto abbiamo scioperato oggi, ma ci costituiremo parte civile quando si apriranno le procedure per il processo. Chi ha responsabilità, deve pagare le conseguenze”, scandisce il segretario nazionale, Michele De Palma, a Bologna per il presidio organizzato del sindacato di fronte alla sede della Vrm di Zola Predosa in vista dello sciopero del 18 ottobre. “I metalmeccanici oggi hanno scioperato a Bologna. Riteniamo inaccettabile che il governo non sia ancora intervenuto in maniera determinata sulla questione che riguarda gli appalti e subappalti, peraltro in un servizio fondamentale come il trasporto e in un’azienda che è anche pubblica”, aggiunge De Palma. “Abbiamo scritto a Rfi chiedendo l’apertura di un confronto sugli appalti nel settore ferroviario”, conclude il leader Fiom.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it