Piglio, Viviamo Piglio: “Abbiamo scritto al Prefetto e finalmente abbiamo ottenuto l’Albo Pretorio completo”
E’ deprimente l’andamento della macchina amministrativa di Piglio, ed è ancora più triste il fatto che per ottenere un diritto che spetta ad ogni cittadino ed un dovere da parte di chi gestisce la cosa pubblica, si debba chiedere l’intervento ancora una volta del Prefetto affinchè venga rispettato questo diritto. Infatti lo scorso 23 settembre il gruppo di minoranza “Viviamo Piglio” rappresentato in Consiglio Comunale da Roberto Neccia e Domenico Ambrosetti, si è rivolto al Prefetto di Frosinone, perché nell’Albo pretorio del Comune di Piglio molti documenti di pubblico interesse non erano stati riportati, addirittura risalenti a gennaio 2024. “Bastava scorrere la numerazione progressiva delle delibere per rendersene conto –si legge nella nota- A cosa dobbiamo attribuire queste mancanze e questi ritardi? A una dimenticanza selettiva? Alla scarsa disponibilità di personale negli uffici? Alla poca attenzione verso i cittadini e verso il principio di trasparenza dell’azione amministrativa? E’ inevitabile che disattenzioni come questa alimentino dubbi e perplessità. Un Albo Pretorio completo non è solo un obbligo di legge. E’ soprattutto un diritto: dei cittadini, che così possono informarsi sulla vita amministrativa del proprio Comune, e dei rappresentanti della minoranza che così possono vigilare sul buon andamento e sulla trasparenza della gestione della maggioranza”. “Dover chiedere l’intervento del Prefetto –commentano alcuni cittadini- vuol dire che quest’Amministrazione non funziona, doverlo chiedere più di una volta vuol dire che quest’Amministrazione è fallimentare. Avere un Albo Pretorio aggiornato è un diritto basilare, è chiaro che la comunicazione in questo Comune non esiste, ma calpestare i diritti del cittadino è davvero vergognoso. Speriamo che le minoranze non siano costrette nuovamente a chiedere l’intervento del Prefetto, per avere le dovute risposte dal Sindaco Mario Felli (nella foto) interessato a tutto, tranne che a gestire degnamente questo paese”.