Trevi Nel Lazio, L’Amministrazione Grazioli in prima linea per la proposta di legge presentata dall’on. Alessandro Palombi
Il Comune di Trevi Nel Lazio, si distingue ancora una volta, grazie all’attività di un’amministrazione attenta, operosa ed efficiente guidata dal Sindaco Silvio Grazioli, dimostrando la particolare attenzione per le nuove generazioni contrastando lo spopolamento dei Comuni di montagna. In tale prospettiva l’Amministrazione Grazioli, ha anticipato di 8 anni l’intervento bonus bebè inserito dal Governo Meloni nella Finanziaria 2025, a favore delle famiglie con i nuovi nati. “Dalla manovra finanziaria per il 2025 –sottolinea il Sindaco Grazioli- il Governo ha stabilito un bonus bebè di € 1.000,00 per ogni nato, ebbene tale provvedimento esattamente così come ideato dal governo, l’Amministrazione di Trevi l’ ha adottato con delibera n. 89 del 11/08/2016 evidenziando la necessità per i Paesi montani di mettere quanti più incentivi alle famiglie e soprattutto ai giovani nati, perché garantiscono il futuro della comunità e della scuola, che rappresenta il presidio più importante per le piccole comunità. Questa politica, accompagnata da tutta una serie di interventi e progetti volti a rafforzare questa prospettiva (vedasi i 4 milioni investiti per le scuole, le attività culturali, associative, ludiche, sportive, ricreative di volta in volta programmate e/o finanziate) ha dato i suoi frutti tant’è che negli ultimi quattro anni sono nati oltre cinquanta bambini che rappresentano il vero tesoro della nostra comunità; con una media che arriva al 2.8% rispetto alla popolazione mentre ricordiamo che la media in Italia è dell’1.1% ed in Europa si attesta poco al di sotto del 2%. Alcuni anni come lo scorso sono stati particolarmente prolifici con quasi venti bambini nati, ma anche quest’anno ci attesteremo sopra le due cifre, e la cosa è importantissima perché questo garantisce la presenza della scuola materna, elementare e media. Infatti ricordiamo noi siamo una scuola di montagna, è necessario avere per formare la prima classe della prima elementare almeno 6 bambini, mentre per la prima classe della scuola media ne servono 10. In tal senso l’Amministrazione è impegnata politicamente per far cambiare la legge nazionale e di conseguenza le disposizioni regionali, infatti vi era già stata una proposta di legge presentata come primo firmatario dall’onorevole Alessandro Palombi, che stabiliva quote più basse per le scuole di montagne e quelle disagiate, e su questa battaglia il Sindaco e l’Amministrazione –conclude la nota- si trovano impegnate in prima persona per far approvare questa legge che rappresenterebbe un tassello importante contro lo spopolamento delle zone montane e marginali”.