Leggi speciali per ottenere ammortizzatori sociali per i lavoratori Stellantis e l’indotto; affrontare il problema energetico in maniera incisiva; cambio del piano industriale per la realizzazione di automobili non solo elettriche e che siano alla portata di tutti i cittadini.
Questi i tre punti chiave dello sciopero di questa mattina dei lavoratori del comparto automotive che si sono radunati nella piazza del palazzo comunale di Piedimonte San Germano assieme ai sindacati UGL Metalmeccanici, Fismic e l’Associazione Quadri e Capi Fiat (AQCF).
Nutrita anche la presenza delle istituzioni: dall’assessore regionale Ciacciarelli ai consiglieri regionali Savo e Maura, dal vice presidente della provincia di Frosinone Quadrini ai rappresentanti dei Comuni di Piedimonte San Germano, Roccasecca e Arce, con l’appoggio dei parlamentari frusinati, tutti uniti nel chiedere alla dirigenza Stellantis l’inizio di una nuova stagione di investimenti che possa rilanciare lo stabilimento cassinate e tutte le fabbriche italiane. Il mercato attuale sta certificando il fallimento della produzione di automobili elettriche: pochissime richieste anche a fronte di prezzi esorbitanti per la maggior parte delle tasche dei cittadini.
A sostenere l’UGL locale anche l’esponente della segretaria nazionale dell’UGL Metalmeccanici Adelmo Barbarossa e il Segretario dell’UGL Lazio Armando Valiani.
“Siamo in piazza – ha sottolineato il Segretario UGL Metalmeccanici Frosinone Gerardo Minotti – per chiedere all’amministratore delegato di Stellantis Tavares di cambiare il piano industriale, unica via per evitare ulteriori problemi allo stabilimento cassinate. Dall’indotto arrivano preoccupazioni per la scarsità di commesse e lavoro, si rischia un black out sociale. Assieme ai sindaci della Consulta abbiamo chiesto al Governo di cercare soluzioni per gli ammortizzatori sociali che a dicembre scadranno, ma non solo, perché all’Esecutivo nazionale chiediamo anche di porre grande attenzione anche al problema dei costi dell’energia”.
“Con questo sciopero – ha spiegato il Segretario Provinciale Fismic Maurizio Stabile – abbiamo voluto dare risalto alle difficoltà che sta vivendo il comparto dell’automotive in Europa ma soprattutto in Italia. La transizione verso nuovi modelli di automobili va gestita in maniera differente, siamo preoccupati per quanto sta accadendo e ci auguriamo che il nostro grido d’allarme venga raccolto da Stellantis e dalle istituzioni”.