Piglio, Dieci anni di totale disinteresse per il Percorso Contemplativo di San Giovanni Paolo II
Oggi 22 ottobre si ricorda il giorno in cui, nel 1978, Papa Wojtyla iniziava ufficialmente il suo ministero petrino dopo l’elezione in Conclave avvenuta il 16 ottobre. C’è un legame forte tra San Giovanni Paolo II ed il territorio di Piglio, dovuto al fatto che il Romano Pontefice visitava spesso la località di San Biagio, lungo la strada verso gli Altipiani di Arcinazzo, per i suoi momenti di relax e di preghiera e amava passeggiare in questa zona del Comune di Piglio. Per sottolineare questo legame, nell’aprile del 2011, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Tommaso Cittadini, diede vita ad un percorso contemplativo, indicato da una stele marmorea, da una statua a grandezza naturale e da li si snodava un percorso interno lungo circa 1,5 Km delineato dalle varie stazioni sempre a grandezza umana della Via Crucis. Il percorso contemplativo di San Giovanni Polo II compie quest’anno 13 anni, e lo stato di abbandono ed indifferenza promozionale in cui versa, legato alla superficialità da parte dell’Amministrazione del Sindaco Mario Felli è sconfortante. Eppure come un disco rotto, nelle interviste che il Primo Cittadino rilascia, ripete sempre le stesse cose che a Piglio c’è il Vino Cesanese ed il percorso contemplativo, dove il Papa Giovanni Paolo II si ritirava in preghiera, un luogo unico che va potenziato e valorizzato. In 10 anni di Amministrazione quello che si è concretizzato, è solo un oceano che divide le parole del Sindaco Felli ed i fatti. Solo il consigliere Cristian Scarfagna ed alcuni volontari, si sono sempre prodigati per la manutenzione e pulizia del luogo, addirittura il recupero della stele marmorea più volte distrutta è stata ripristinata dai volontari stessi. E’ un comportamento tristissimo che lascia senza parole. L’interesse per questo luogo, da parte dell’Amministrazione Felli, lo si evince dalle due gigantografie che vennero poste dall’allora Amministrazione Cittadini, nei due principali accessi al paese, una lungo la superstrada per Piglio e l’altra nel bivio lungo la via Prenestina (rispettivamente nella foto). Obiettivo, appunto quello di carpire l’attenzione dei viaggiatori, ed indicare la presenza di questo luogo così “…unico e speciale..” come commenta a chiacchiere il Sindaco Felli. Ma nel tempo da 13 anni a questa parte le gigantografie si sono completamente sbiadite e diventate illeggibili. Più volte è stato consigliato al Sindaco ed agli altri amministratori di rimuoverli o sostituirli, per renderli decenti. La base del turismo in genere, ed in questo caso quello spirituale, si fonda anche sul concetto di comunicazione visiva, strumento che richiama l’attenzione che spinge a conoscere e visitare un luogo. Purtroppo nel grande bagaglio di carenze, che continua a mostrare l’attuale gestione della Cosa Pubblica, va inclusa anche questa. In una data così importante in onore del Santo Pontefice ed a 13 anni dalla realizzazione del Percorso Contemplativo dedicato a San Giovanni Paolo II, ci si aspettava un minimo di attenzione e rispetto, ma non c’è nulla di cui stupirsi, perché si continua ad amministrare senza conoscere il territorio pigliese e le sue ricchezze, e si continua solo con un fiume di chiacchiere….”.