Assegnata la Pennsylvania, è arrivata anche la vittoria in Wisconsin per la “chiamata” aritmetica. Trump è presidente per la seconda volta. I repubblicani si sono presi anche il Senato
ROMA – Donald Trump è aritmeticamente il 47esimo Presidente degli Stati Uniti. AP, Fox News e la CNN hanno assegnato a Trump la vittoria in Pennsylvania, lo Stato chiave di queste elezioni con i suoi 19 grandi elettori. Ma al conto finale s’è aggiunta infine la vittoria in Wisconsin, consentendogli di raggiungere e superare i 270 grandi elettorali necessari per aggiudicarsi la Casa Bianca. Lo scrutinio continuerà solo per i numeri.
Trump diventa il primo criminale condannato ad andare alla Casa Bianca. A 78 anni è anche la persona più anziana mai eletta. Per la seconda volta nella storia statunitense un ex presidente è stato eletto a un secondo mandato non consecutivo al primo, come sottolinea Francesco Costa del Post. Era successo soltanto nell’Ottocento con Grover Cleveland. Per la seconda volta su due nella storia statunitense una candidata donna è stata sconfitta – entrambe le volte da Trump.Trump era già salito sul palco a Palm Beach per pronunciare il suo primo discorso da nuovo Presidente degli Stati Uniti: “Guardate cosa sta succedendo, è incredibile. E’ molto chiaro che abbiamo vinto. Voglio ringraziare il popolo americano, sarò il vostro 47esimo Presidente degli Stati Uniti. Lotterò per voi ogni giorno, non mi fermerò finché non faremo degli Usa il posto che vogliamo e meritiamo. Questa sarà un’era magica per l’America“.“Ritengo che questo sia stato il successo più grande della storia” ha detto Trump. “Non abbiamo mai avuto niente del genere. Ora aiuteremo il nostro Paese a riprendersi: ne ha bisogno disperatamente. Sistemeremo i nostri confini e tutto quello che va sistemato. Abbiamo fatto la storia stanotte. Abbiamo superato ostacoli che sembravano impossibili, raggiunto il risultato più incredibile.
“Dobbiamo chiudere i nostri confini”. Trump si è vantato che il partito repubblicano ha conquistato anche gruppi razziali che solitamente votano per i democratici: “Arrivavano da ogni parte, sindacalizzati, non sindacalizzati, afroamericani, ispanici, americani, asiaticoamericani, araboamericani, musulmani americani. Abbiamo tutti. Ed è stato meraviglioso. È stato un riallineamento storico, che ha unito cittadini di ogni estrazione sociale attorno a un nucleo comune di buon senso”.“Lotterò per voi fino all’ultimo respiro e non mi riposerò finché non avrò reso l’America più forte e più ricca; questa sarà l’epoca d’oro dell’America. È stata una competizione dura e anche la vittoria in Senato è stata incredibile. Ora abbiamo nuovi senatori e forse sembra che assumeremo il controllo anche della Camera dei rappresentanti”.
“Musk è un personaggio. È un tipo speciale, è un super genio. Dobbiamo proteggere i nostri geni. Non ne abbiamo così tanti. Dobbiamo proteggere i nostri super geni”.
Kamala Harris resterà invece, per ora, in silenzio. La vicepresidente non parlerà nell’immediato dall’Università di Howard, a Washington, dove sta seguendo lo scrutinio. La folla democratica sta via via scemando. Probabilmente parlerà quando in Italia sarà il primo pomeriggio.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it